IL DUCA

Tra le mani avete un libro che, quando incomincerete a leggere, vi risucchierà fin dalle prime pagine e in un soffio vi condurrà all’ultima.

Matteo Melchiorre ha una preparazione accademica da storico. In questo libro ha tessuto una storia dove il bene e il male si incontrano e si scontrano. Una storia che vi farà immergere in un passato da conoscere e non da sopprimere, che vi coinvolgerà, facendovi riflettere sulla libertà delle scelte da compiere nonostante la gabbia e la forza irresistibile esercitata dal tempo ormai trascorso.

Lo scenario è rappresentato dalla Montagna e da chi la abita, con le sue difficoltà e le sue ricchezze, i suoi vizi e le sue virtù. Il paese di Vallorgana, l’ultimo erede di un casato ormai estinto, la sua antica villa piena di stanze, lo scontro al calor bianco tra due uomini che non sembrano avere nulla in comune, l’invasione del bosco, la scomparsa dei prati, l’arrivo del lupo, il “mostro d’aria”, alias la tempesta “vaja”. L’autore ha saputo rovesciare le gerarchie tra figure e sfondo, tra persone e ambiente, tra esseri umani e paesaggi, perché il bosco a un certo punto diventa protagonista. A tre quarti della storia, c’è un colpo di genio narrativo: succede qualcosa che, proprio nel momento in cui sarete maggiormente presi dalle sorti del Duca, vi coinvolgerà in qualcosa di ancora più grande.

La scrittura letteraria dell’Autore, elegante e nobile come il Duca, cesellata e precisa, sa arrivare contemporaneamente alla mente e al cuore. Qualcuno l’ha definito un romanzo epico o filosofico. Le critiche sono state tutte estremamente positive, ma alla fine sarà ciascuno di voi lettore ad entrare nella storia con la propria sensibilità e con le proprie emozioni.

Autore: Matteo Melchiorre
Editore: Einaudi (pp. 464, € 21,50)
ISBN 9788806252311